lunedì 25 marzo 2019

i traumi e i meccanismi di difesa dell'io

I TRAUMI E I MECCANISMI DI DIFESA DELL'IO
Per Freud però ci possono essere anche esperienze particolarmente negative, di breve durata, talmente intense da provocare dei disturbi permanenti nell'equilibrio psichico della persona: si tratta dei traumi. L'nfanzia è un periodo della vita in cui vi è maggiore facilità di subire traumi.Per alleviare un conflitto si può mettere a repentaglio la stabilità psichica di persona, si mettono in atto delle "strategie" di difesa che cercano di ridurre, risolvere o almeno ignorare la tensione dovuta alla contraddizione: la regressione, la rimozione, lo spostamento, la razionalizzazione, la negazione e la proiezione.

inconscio e linguaggio

INCONSCIO E LINGUAGGIO
Secondo Lacan l'inconscio è strutturato come un linguaggio e quindi è analizzabile con strumenti come la linguistica che studiano la natura dei segni e dei simboli. Quando pensiamo siamo influenzati dal nostro linguaggio, ciò significa che il pensare è limitato dal tipo di parole esistenti , dalle strutture grammaticali della lingua, dal numero e dal significato dei suoi nomi, verbi o aggettivi. Per Lacan il fatto che i problemi dell'inconscio vengano curati con il linguagio significa che l'inconscio è esso stesso linguaggio.

L'inconscio collettivo

L'INCONSCIO COLLETTIVO

Secondo Jung anche un gruppo, come una società, può essere considerato come un inconscio collettivo, dotata di conoscenze, valori, pulsioni sommerse che non restano confinate al singolo, ma si trasmettono per intere generazioni. Ci sono elementi depositati all'interno di una cultura che fanno parte del bagaglio collettivo di conoscenze dei suoi membri, come i miti, i simboli religiosi, le favole.
Un archetipo è il termine che  Kar Gustav Jung ha proposto per l' insieme di idee, simboli e rappresentazioni depositate nell'inconscio collettivo.

martedì 5 marzo 2019

l'intelligenza

COME SI PUò  DEFINIRE L'INTELLIGENZA? 

Ci sono due principali scuole di pensiero sulla natura e sulle proprietà dell'intelligenza:

  • La prima sostiene che l'intelligenza è una quantità unica e generale da cui derivano le altre capacità. Avere un successo scolastico è prova, secondo questi, che chi ha un intelligenza generale elevata sia dotato nella maggior parte delle materie e dei compiti.
  • La seconda sostiene che ci siano tante intelligenze di diverso tipo e che non è possibile avere un unico tipo di misurazione o prova. 
La nostra mente ha esperienze che riesce a trasformare in conoscenza. 

MISURARE L'INTELLIGENZA 


Alla fine del diciannovesimo secolo Alfred Binet e Paul Simon furono incaricati di sviluppare un test che permettesse di individuare tra i futuri scolari quelli che avrebbero potuto avere dei problemi nell'apprendimento. Il test d'intelligenza elaborato era basato su prove calibrate sull'età mentale del bambino. 
Il test di Binet ha introdotto il concetto di quoziente intellettivo (qi). Quoziente sta per il rapporto tra l'età mentale  e quella reale, moltiplicato per cento. http://it.iq-test.cc 
Due terzi della popolazione rientra nella fascia tra gli ottantacinque e i centoquindici punti, al disotto vi sono individui con ritardi intellettuali più o meno gravi e al di sopra persone considerate aventi un'intelligenza sopra la media. C'è molta discussione sul rapporto tra fattori "ambientali" e fattori "naturali". 
La scolarizzazione ha un effetto evidente sulle prestazioni nei test, anche in quelli culturalmente indipendenti di Raven, che non hanno alcun riferimento alle nozioni apprese.
Inoltre, secondo Flynn, di generazione in generazione vi è spesso un aumento del quoziente intellettivo, motivo per il quale secondo lo scienziato i test non misurassero realmente la persona ma capacità simili.
L'intelligenza di una persona è il risultato di potenzialità in parte ereditarie che però possono manifestarsi e svilupparsi solo in un ambiente culturale ed educativo adeguato. I fattori ambientali ed educativi svolgono quindi una funzione molto importante nella vita dell'essere umano, in quanto svolgano un ruolo ponderatore e possono influenzare lo sviluppo intellettuale di un bambino, al di là delle qualità ereditate dai genitori. Le potenzialità inoltre mettono in luce i limiti del test d'intelligenza, con il quale si misura quello che un soggetto sa già fare, ma non quello che la persona potrebbe imparare.

LA TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE DI GARDNER


Secondo coloro che sostengono che vi siano più intelligenze, il test del quoziente intellettivo non è null'altro che un test per calcolare le sole capacità logico-matematiche e quelle linguistiche.
Il più importante sostenitore delle teorie delle intelligenze multiple è lo psicologo americano Howard Gardner, secondo cui la mente umana va pensata come una serie di capacità tra loro relativamente separate, collegate in modo debole e non prevedibile. Inoltre Gardner propone una definizione di intelligenza non tanto su ciò che è ma su ciò che può fare.
Gardner ha elencato sette tipi di intelligenza:

  1. i. logico-matematiche (vedere relazioni astratte, fare calcoli, ragionar in modo logico)
  2. i. linguistica (capacità di esprimersi e scrivere correttamente, saper discutere e argomentare)
  3. i. spaziale (capacità di riconoscere e manipolare forme, e muoversi nello spazio)
  4. i. musicale (avere orecchio musicale, avere senso del ritmo, comporre ed eseguire musica)
  5. i. corporea-cinestetica (capacità motorie e manipolatorie del proprio corpo)
  6. i. interpersonale (riconoscere intenzioni emozioni e motivazioni delle altre persone)
  7. i. intrapersonale (comprendersi)
Teorie di questo tipo rendono però praticamente impossibile misurare l'intelligenza.

RISOLVERE PROBLEMI E RAGIONARE


L'intelligenza è legata alla capacità di risolvere i problemi. Vi sono due tipi di problemi:

  • p. ben definiti: quelli in cui le procedure e le regole sono determinate in modo chiaro.
  • p. mal definiti: le cui procedure per la soluzione non sono chiare e devo quindi essere trovate o inventate.
L'intelligenza è strettamente connessa con la creatività. La capacità di usare forme apprese di comportamento è detta intelligenza riproduttiva, mentre quella produttiva consiste nel vedere in modo nuovo i problemi e trovare nuove possibilità di utilizzo di ciò che ci circonda. L'intelligenza creativa consiste nel rompere gli schemi mentali su cui ci fissiamo e trovare soluzioni originali ai problemi.

La capacità di creare analogie sta alla base della possibilità di risolvere problemi. Un'analogia è la creazione di una relazione tra situazioni e oggetti tra loro differenti.

la biblioteca di babele

La biblioteca di Babele (titolo originale La biblioteca de Babel) è un racconto fantastico di Jorge Luis Borges, apparso dapprima nel 1941...